Solo un attimo. Ne basta uno per percepire l’enormità dilaniante dell’orrore di Auschwitz, ciò che è stato. Privare altri esseri umani di tutto, anche del proprio nome, in ragione di una presunta superiorità razziale; ridurli a rifiuti da smaltire, considerarli pezzi di un’industria della morte. Ucciderli ben prima di averlo fatto veramente.
La Shoah è rimasta tatuata sulla pelle di chi sopravvisse ai campi di sterminio e su quella di un’Europa che non deve e non può dimenticare. Il male bisogna saperlo riconoscere in tempo per poterlo combattere. Voltare le spalle alla storia significa non comprendere il presente ed essere incapaci di progettare un futuro migliore. Ragazzi, soprattutto voi, fate tesoro di ciò che è stato: leggete, approfondite, ascoltate i pochi che possono ancora raccontare quell’epoca buia con la loro voce. Imparerete che mai, mai, dobbiamo cedere all’odio, al razzismo e all’intolleranza. Mai più.