Queste sono state settimane particolari per chi come me viene da una storia non politica. Ho provato a raccontare ciò che non ho mai smesso di sognare e per cui sono ancora pronto a lottare: vorrei che tutti e tutte fossero, in due parole, Liberi e Uguali.

Ho incontrato tanta gente: giovanissimi al primo voto, anziani che non hanno smesso di sperare di poter dare un futuro migliore ai propri nipoti, cittadini arrabbiati e delusi, piccole e grandi tragedie. Ciascuno, anche solo con uno sguardo o una stretta di mano, mi ha insegnato qualcosa. Quindi grazie, grazie di cuore!

Scherzando – ma neanche troppo – con i miei collaboratori qualche giorno fa ho confessato di non essere riuscito a chiedere il voto neanche al mio barbiere di Palermo, da cui vado da oltre quarant’anni.

Una cosa però ve la chiedo: andate a votare, non rinunciate a questo diritto. Fatelo per vedere in Parlamento ciò in cui credete e pensando ai principi e ai valori che guidano la vostra vita. I miei li conoscete: credo nelle Istituzioni, nella serietà dei comportamenti, nella coerenza etica. Credo nella giustizia e nella legalità, per le quali ho combattuto una vita intera.

Se credete anche voi in questi valori, votate per Liberi e Uguali.
Domenica 4 marzo basta una X sul simbolo.