Si è tenuta oggi una conferenza stampa di Liberi e Uguali sulla crisi bancaria in Italia.

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«Proponiamo che nella prossima legislatura venga nuovamente istituita la commissione di inchiesta sulle banche. C’è bisogno di andare avanti e a fondo dentro un sistema opaco che, complessivamente, non solo non ha funzionato ma che, in alcuni casi, è stato costruito per truffare i risparmiatori e i cittadini». Lo ha detto il segretario di Sinistra Italiana e candidato di Leu, Nicola Fratoianni, in una conferenza stampa sulla conclusione dei lavori della commissione di inchiesta sulle banche. «E’ necessario gettare le basi – ha aggiunto – per ricostruire un sistema trasparente, in grado di tutelare il risparmio e i risparmiatori. Da che parte si sta, questo va detto chiaramente ed è il nodo politico da sciogliere».

«C’è poi un altro aspetto: l’arroganza del conflitto di interessi. La vicenda di Banca Etruria, descrive lo spaccato di un sistema politico spregiudicato», contrassegnato dal comportamento della «ministra Boschi che ha dichiarato in Parlamento di non essersi mai direttamente interessata dalla vicenda e, invece, come poi si è visto, se ne era occupata diverse volte. Il nostro impegno per la tutela del risparmio e dei risparmiatori sarà un punto fermo della nostra azione politica nelle prossima legislatura”, ha consluso Fratoianni.

La Consob, ha aggiunto l’ex ministro Vincenzo Visco, ha avuto «responsabilità gravissime, enormi ed evidenti» anche perché suo è il compito di «tutelare il risparmio e garantire la trasparenza».

La relazione conclusiva di Liberi e uguali è stata presentata da Giovanni Paglia deputato di Sinistra Italiana – LeU. «La Consob è il grande buco nero in tutto questa vicenda. Si è molto parlato delle responsabilitá di Bankitalia senza trovarne. La posizione di Consob è dal mio punto di vista imbarazzante: sapeva più cose di quelle che ha detto ma non è intervenuta. Penso che il prospetto informativo degli ultimi bond di Banca Etruria dovrebbe essere studiato nelle università per capire come non si devono fare».

«La relazione di mediazione, spiega, Davide Zoggia (Mdp), fatta da Casini non entra nel merito e ci sono alcune reticenze secondo noi gravi. Da quello che ho capito non mi pare ci sia intesa in commissione dinchiesta sulle banche per cui non penso ci sarà una relazione che avrà una maggioranza».

Tra le proposte di Leu, inserite nella lunga relazione in dieci punti che non sorvola su giudizi di merito sulle crisi bancarie avvenute in Italia, c’è anche una alternativa alla super procura che, come dice Zoggia, non è lo strumento giusto per intervenire. E poi più vincoli di competenza per i manager delle banche e lobbligo a non aver svolto attivitá dimpresa, in particolare collegata alla banca, cosí da evitare fenomeni di conflitto di interessi. Come sottolinea Paglia proponiamo anche di intervenire sulla prescrizione dei reati finanziari e dal punto di vista penale per andare a intervenire quando cè disastro finanziario.

Tra le altre proposte di Leu, si legge nella relazione, cè una diversa valutazione degli Npl che distingua quelli riferibili a un tessuto produttivo non recuperabile da quelli relativi a imprese in difficoltà, ma con possibilità di risanamento e rilancio. Infine, la sinistra propone una generale riorganizzazuine del sistema di vigilanza prevedendo la confluenza nella Consob della Covip. 

«Cè stato in Italia – ha detto Paglia – un doppio livello di crisi bancaria in Italia: abbiamo fatto finta per anni fosse solido e in questo una responsabilità di Banca dItalia cè. Cè anche una responsabilità politica di non essere intervenuti a livello europeo, magari promuovendo una una bad bank».