testo approvato insieme alla relazione introduttiva dell’assemblea nazionale di Liberi e Uguali del 7 gennaio 2018.
Per ottenere questi risultati dobbiamo portare in Parlamento le donne e gli uomini migliori. Per questo vogliamo darci dei criteri e continuare quel percorso democratico che ha già preso vita sui territori.
Ai fini della più ampia partecipazione e del rinnovamento della politica, Liberi e Uguali nei giorni 8 e 9 gennaio organizza assemblee aperte ai cittadini per la selezione delle candidature al Parlamento nazionale per le elezioni politiche del 2018. Le assemblee saranno presiedute da un rappresentante per ciascun movimento fondatore e da un rappresentante del coordinamento organizzativo nazionale. Sarà compito della presidenza assicurare un regolare svolgimento dell’assemblea; compito del rappresentante, insieme alla presidenza, trasmettere le rose nominative di candidature senza indicazioni di graduatoria.
Le rose dovranno ispirarsi ai criteri generali per la formazione delle liste di Liberi e Uguali:
- essere aperte, rappresentative dell’articolazione sociale e culturale del Paese;
- promuovere nell’equilibrio di genere le competenze di donne e di uomini;
- garantire il pluralismo politico e culturale che anima la formazione di LeU;
- valorizzare il ruolo dei territori nel rispetto del carattere nazionale di LeU;
Possono essere inseriti nelle rose di candidatura le cittadine e i cittadini in possesso dei requisiti di candidabilitá previsti dalla legge e che si dichiarino elettrici e elettori di Liberi e Uguali.
Non possono essere candidati:
- coloro che ricoprono incarichi elettivi incompatibili col mandato parlamentare, salvo limitate e motivate eccezioni;
- coloro che hanno ricoperto la carica di parlamentare nazionale per la durata di due legislature complete, salvo un numero limitato e motivato di deroghe;
Non possono essere candidati ad ogni tipo di elezione coloro nei cui confronti, al momento della selezione delle candidature e fino all’accettazione della stessa, sia stato emesso:
– per reati di mafia, terrorismo, criminalità organizzata, contro la libertà personale e individuale:
- decreto che dispone il giudizio;
- misura cautelare personale confermata in sede di impugnazione;
- misure di prevenzione personali o patrimoniali, ancorché non definitive, previste dal Codice antimafia;
- sentenza di condanna, ancorché non definitiva, o di applicazione della pena su richiesta delle parti ai sensi dell’art. 444 C.P.P.
– per delitti per cui sia previsto l’arresto obbligatorio in flagranza; delitti contro l’incolumità pubblica Capo I e II; delitti contro l’ambiente; delitti contro la libertà sessuale; peculato, concussione, corruzione in tutte le forme previste:
- sentenza di condanna, ancorché non definitiva, o di applicazione della pena su richiesta delle parti ai sensi dell’art. 444 C.P.P.
Le condizioni ostative alla candidatura vengono meno in caso di sentenza di proscioglimento o di intervenuta riabilitazione. Ove tali condizioni dovessero sopravvenire, gli eletti si impegnano a rassegnare le dimissioni.
Verrà istituito un Comitato di Garanzia che valuterà gli elementi di cui sopra e si esprimerà sui casi controversi e non previsti dai precedenti commi, per valutare, sulla base di fatti, circostanze e comportamenti, l’ammissione della candidatura nelle liste di Liberi e Uguali.
All’atto della presentazione della documentazione per la candidatura si dovrà sottoscrivere un’autocertificazione sulla propria posizione rispetto ad eventuali precedenti o pendenze penali, per la valutazione del Comitato sulla gravità o tenuità del fatto e del danno.
Nel comporre le liste, per perseguire quanto previsto nel primo capoverso, si metteranno in atto un numero limitato di pluricandidature.
Le liste saranno approvate dalla presidenza dell’assemblea entro il 22 gennaio, tenendo conto delle rose di candidature emerse dalle assemblee regionali di Liberi e Uguali.